Almeno 15 persone tra cui quattro bambini e molte donne sono morte e altre 19, compresi numerosi bambini, sono rimaste ferite e ustionate nell’esplosione di un’autobomba durante una festa nuziale a nord-est della capitale. Lo hanno riferito oggi fonti del ministero degli Interni, precisando che l’attacco è avvenuto nel pomeriggio al passaggio di un corteo nuziale nell’area di Ur, alla periferia di Sadr City. Intanto i militari statunitensi hanno smantellato tutte le barriere di cemento e i posti di blocco disposti intorno al grande agglomerato di Sadr City dove vivono circa 2 milioni di persone in seguito al rapimento di un soldato lo scorso 23 ottobre. Gli Stati Uniti hanno così accolto la richiesta avanzata dal primo ministro Nouri al-Maliki dopo lo sciopero di protesta dei residenti e la minaccia del capo sciita Muqtada al Sadr di impedire al governo ogni accesso al quartiere sino alla fine dell’assedio americano. Circa 30 chilometri a nord della capitale, invece, nei pressi di Tarmiya, almeno 40 persone tra cui autorevoli capi tribali sono state rapite mentre erano in viaggio a bordo di minibus dalla capitale verso Balad. Intanto è ripreso con la deposizione di un testimone dell’accusa il processo contro l’ex-presidente Saddam Hussein e altri sei ex-comandanti dell’esercito, accusati dello sterminio di decine di migliaia di curdi iracheni in un’operazione militare del 1998.Misna