Arezzo

Fanfani e il comunismo: tavola rotonda con Giulio Andreotti.

Il grande statista aretino della Dc e il rapporto con i paesi dell’Est europeo. E’ il filo conduttore della giornata di studi organizzata per venerdì 6 giugno nel palazzo della Prefettura ad Arezzo dal Comitato nazionale per il Centenario della nascita di Fanfani, dal Comitato di Arezzo per le celebrazioni della ricorrenza e dalla fondazione Amintore Fanfani. Titolo del convegno: «Amintore Fanfani e la crisi del comunismo: premesse di una nuova politica». La giornata si aprirà alle 9.45 con i saluti di Francesca Adelaide Garufi, Prefetto di Arezzo, Giuseppe Fanfani, sindaco di Arezzo, Vincenzo Ceccarelli, presidente della Provincia di Arezzo, Agostino Coradeschi, presidente del Centro Studi Fanfani, e Ignazio Contu, segretario della Fondazione Fanfani. Alle 10.30 spazio alle testimonianze di Franco Nobili, presidente dell’istituto Luigi Sturzo, e di Donato Palarchi, presidente del circolo «Verso l’Europa». Alle 11 inizierà la sessione delle relazioni coordinata da Pierluigi Ballini, dell’università di Firenze. Sarà Piero Roggi, dell’università di Firenze, a parlare di «Idea di comunismo nella riflessione di Amintore Fanfani» e Antonio Renzi, dell’università di Firenze, di «Le Nei: una proposta transnazionale». Dopo la pausa caffè, Leopoldo Nuti, dell’università Roma Tre, discuterà su «La crisi del comunismo e l’avvio del centrosinistra», Bruna Bagnato, dell’università di Firenze, su «Alle origini di una nuova politica verso Est» e Maria Eleonora Guasconi, dell’università di Urbino, su «Fanfani, l’Europa e la crisi del comunismo». Nel pomeriggio, a partire dalle 15, sarà la volta di Mario Primicerio, presidente della fondazione Giorgio La Pira, che affronterà il tema «Fanfani e La Pira, dalla Costituente all’apertura a sinistra». Infine la tavola rotonda con il senatore Giulio Andreotti, Ettore Bernabei, presidente del comitato per il centenario della nascita di Fanfani, Ennio Di Nolfo, presidente dell’Istituto di ricerche e studi internazionali, e Franco Nobili.