Toscana

IRAQ, STRAGE DI POLIZIOTTI A BAGHDAD, RILASCIATI OSTAGGI OCCIDENTALI

È di 15 morti e almeno 32 feriti il bilancio delle vittime provocate questa mattina a Baghdad dall’esplosione di un’autobomba nei pressi di un checkpoint stradale non lontano dalla sede di un’unità incaricata della lotta al terrorismo. Dieci dei morti sarebbero poliziotti, gli altri civili, secondo il ministero dell’Interno iracheno. È questa l’ennesima notizia di sangue che giunge in una giornata apertasi invece con la buona notizia della liberazione dei tre membri dell’organizzazione non governativa (ong) ‘Christian Peacemaker’, che erano stati sequestrati nel novembre 2005. I tre uomini – il britannico Norman Kember (74 anni) e i canadesi Jameas Loney (41) e Harmeet Singh Sooden (32) – sono stati liberati in un quartiere occidentale di Baghdad; erano stati rapiti con un quarto pacifista della stessa ong, lo statunitense Tom Fox, poi assassinato dai suoi rapitori e gettato in una discarica di Baghdad, dove il suo corpo è stato ritrovato l’11 marzo scorso. Altri particolari sulla liberazione non sono stati forniti. Intanto il governo dell’Australia ha reso noto di aver scritto una lettera al presidente iracheno Jalal Talabani per protestare contro la detenzione del cittadino australiano Ahmed Jamal, 23 anni, in una prigione del nord dell’Iraq, in territorio a maggioranza kurda. Il giovane, secondo un presunto “alto funzionario del ministero degli Esteri” citato dal quotidiano australiano ‘Sydney Morning Herald’, sarebbe detenuto da 18 mesi senza essere ancora stato ancora incriminato. Secondo le autorità kurde, Jamal avrebbe tentato di unirsi a un gruppo della jihad. Il giovane, recentemente visitato in carcere da diplomatici australiani, ha però sempre respinto ogni accusa, dicendo di essersi trattenuto in Iraq dopo un pellegrinaggio alla Mecca per trovare una moglie musulmana e non per fare attentati terroristici.Misna