Toscana

Polo Bonfanti, la nuova idea di economia

di Antonio Degl’InnocentiL’ultima giornata di inaugurazione del Polo «Lionello Bonfanti», al Burchio di Incisa Valdarno, ha visto anche la presenza del presidente del consiglio Romano Prodi. Ma non solo. Autorità politiche regionali e provinciali, docenti di università italiane, l’arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli e il vescovo di Fiesole Luciano Giovanetti, sono intervenuti sabato 28 ottobre alla giornata che ha visto l’avvio ufficiale del primo esperimento sul suolo italiano di economia di comunione. Iniziativa che trova le sue radici, con il primo polo, in Brasile e che in poco più di 15 anni si è espansa in tutto il mondo.

Questo nuovo progetto nasce durante un viaggio della fondatrice del movimento dei focolari, Chiara Lubich, che attraversando la città di San Paolo, in Brasile, constata la drammaticità del problema sociale di quella terra. Sinora sono 7 i centri imprenditoriali nel mondo. Infatti dopo quello brasiliano sono nati i poli in Argentina e si stanno costituendo negli Stati Uniti, in Francia ed in Belgio. Così come il polo brasiliano, anche il polo «Lionello Bonfanti» è gestito da una società per azioni a capitale diffuso (con i suoi quasi 6000 soci) che hanno provveduto all’acquisto di un terreno e all’edificazione strutturale (investimento di 7 milioni di euro).

L’idea di realizzare il polo imprenditoriale italiano è nata nel corso di un congresso di studio tenutosi a Castelgandolfo (Roma) nell’aprile 2001, in occasione del decennale dell’Economia di Comunione: 700 i presenti, tra imprenditori, economisti e studiosi. Il polo imprenditoriale «Bonfanti» rappresenta in campo economico uno sviluppo tra i più importanti della cittadella di Loppiano e del movimento dei focolari. Oggi sono 15 le aziende che iniziano la loro attività al Burchio. Il presidente Romano Prodi ha ringraziato per l’invito ed espresso «felicità per quello che oggi si inaugura».

«Questa – ha detto il presidente del consiglio – non è solo un idea di solidarietà ma di vita concreta che va al di là del comune. Qui si riesce a cercare ed ottenere quello di cui la società ha bisogno. Il polo “Lionello Bonfanti” rappresenta un esempio per il progresso della società umana». Prodi, accompagnato dalla moglie, Flavia Franzoni, ha osservato che l’«economia ha bisogno di idee nuove». «Il polo – ha sottolineato – è la dimostrazione che è possibile un nuovo modo di fare economia, con uno sguardo, concreto, rivolto ai più bisognosi».

Il cardinale Ennio Antonelli lo ha definito «un’evento di carità cristiana che va ad intrecciarsi con la dinamica dell’impresa e dell’economia moderna». «La carità – ha detto l’arcivescovo – vuol essere l’anima della storia. Un’idea, questa del polo, che apparentemente è semplice ma per niente utopistica. Un progetto difficile ma che potrà attirare molte aziende». Il polo di Incisa sarà punto di convergenza per le 250 imprese italiane che aderiscono al progetto di economia di comunione. Qui, gli utili aziendali sono suddivisi in parti uguali per tre finalità: una parte per l’incremento dell’azienda, una parte per sostenere i più bisognosi finché non abbiano trovato un impiego e l’ultima per sviluppare e formare alla cultura del dare.

«Abbiamo dato fiducia – spiega Cecilia Mannucci, amministratore delgato di E.Di.C. spa, società che gestisce il polo – a tante aziende per realizzare questo progetto. Ma i risultati, però, ci stanno dando ragione. Adesso abbiamo approvato anche un progetto che prevede la nascita di un poliambulatorio all’interno del polo, una cooperativa che offra servizi socio sanitari con tre ambulatori dentistici, fisioterapia, radiologia e medici specialisti». Lo studio medico si aggiunge ad una serie di attività che hanno già preso avvio: una pasticceria, un commercialista, uno studio di ingegneri, una compagnia di assicurazioni, il «PhiloCaffè» (un bar dove è possibile imparare il lavoro a maglia grazie a «Bertagna Filati» o consultare libri della libreria «Arcobaleno»).

Stefano Zamagni, ordinario di economia politica all’Università di Bologna, osserva che «questo progetto rappresenta un evento di portata eccezionale, proprio qui in Toscana, dove l’economia di mercato ha le sue antiche radici». «Oggi, sempre in questa terra, – conclude l’economista – con “il polo Bonfanti” il bene comune è di nuovo al centro dell’economia».

Presente anche il celebre regista Franco Zeffirelli che ha così commentato l’esperimento di Loppiano: «Sono sbalordito, perché mi sembra di non aver visto le cose che contano. Ho corso il mondo, ho inseguito delle ombre, delle illusioni, delle speranze. Poi vedo delle realtà come questa e, vi giuro, il cuore si spezza dalla gioia».