La «Scala Mercalli» dei mutamenti climatici

Si parla, soprattutto, di mutamenti climatici: uno fra i punti della questione ecologica su cui anche nel mondo cattolico stanno aumentando consapevolezza e interesse (entro l’estate è attesa l’enciclica di papa Francesco. Un documento sul Creato destinato a catalizzare l’attenzione di molti, credenti o meno). Se ne parla con rigore scientifico ma senza dimenticare le necessità televisive: documentari originali, girati in tutto il mondo, per mostrare i risultati delle ricerche e per far capire le ricadute sulla vita.

In Australia gli effetti del surriscaldamento sono così evidenti che gli scienziati sono stati costretti a trovare un nuovo colore per classificare le zone dove è diventato normale fare i conti con i 50 gradi di temperatura. Dalla Cina arrivano immagini terribili sui livelli di CO2 immessi in cielo per sostenere i livelli di produzione, ma arrivano anche segni di una nuova consapevolezza ecologica. Dall’Italia, dai sotterranei della Bicocca di Milano, ecco i risultati dei carotaggi sul ghiaccio antartico: dove si dimostra che il valore della temperatura di questa nostra terra ha oggi raggiunto la punta massima negli ultimi … 800 mila anni. E sempre in Italia, a Bologna, opera un centro di eccellenza nei calcoli scientifici sul fenomeno: continuando così, a fine secolo la temperatura media sarà aumentata di 5 gradi. Abitare a Cervinia sarà, in pratica, come abitare mille metri più in basso e i bolognesi dovranno abituarsi a vivere come se fossero a Calcutta. Gli eventi estremi (come la tempesta che ha colpito la Toscana, come le bombe d’acqua) sarebbero all’ordine del giorno.

Qualcosa si può fare (se ne occuperanno a Parigi, in dicembre, i governi nella conferenza Onu. Giunta alla ventunesima edizione. Speriamo sia la volta buona, con fatti capaci di battere lobbies e furbizie). Ma la responsabilità non è solo dei governi: è anche nostra; appartiene ai nostri stili di vita, alla nostra capacità di agire da cittadini consapevoli.

Qualcosa tutti noi possiamo farlo e Scala Mercalli ci mostra iniziative concrete. Intuibili i comportamenti virtuosi che ci si potrebbero inventare in ogni nostra parrocchia (tra i pionieri di questo nuovo tipo di mentalità ecologica anche una associazione fra giornalisti: Greenaccord, molto attiva proprio su clima e mutamenti. Non dimentichiamo i monaci di Siloe né la Lef di Giannozzo Pucci…). Speriamo che l’enciclica di un papa chiamato Francesco sia tale da svegliare chi, fra noi, dorme o pensa che questi fatti siano parto della fantasia dei soliti invasati.