Paola, la morettina che vende i «numeri» di Padre Pio

di Mauro Banchini

Passi per padre Pio che fa vincere «ambi» a tutto spiano o per Gennaro («il santo della quaderna»), ma possibile che per vincere un «terno secco» ci si possa affidare nientemeno che alla «Madonna»? Ne è convinta, e lo urla di continuo in perfetto stile Vanna Marchi, tale «Paola» dallo spazio tv di «Canale Italia». Mi è apparsa pochi minuti fa mentre in cucina mi sparavo, a colazione, un burrosissimo cornetto. Ideale per il colesterolo.

Fra il solito dibattito sulla manovra finanziaria e la terza replica del tg locale, mi fermo su questa incredibile «Paola». Si rivolge solo alle «donne» dando per scontato che alle 8,45 solo casalinghe disperate possano guardarla mentre offre una «occasione imperdibile» dietro l’altra.

Vende numeri al lotto, questa morettina dalla credibilità inversamente proporzionale alle urla belluine che utilizza per venderli. Compaiono, giganteschi, due numeri telefonici. Iniziano con il crudelissimo 899. Basta farne uno e la casalinga può spararsi da sola oppure, se se ne accorge il marito, può essere sparata tanto, al marito, gli danno tutte le attenuanti (per la serie: se siete così fesse da telefonare a un «899» credendo vi regalino i numeri giusti per «sbancare il Lotto», fate pure. Ma poi non ve la prendete se lui vi strangola).

Sotto passano scritte, piccole, sui costi e sul fatto che i pronostici sono «realizzati su base statistica, probabilistica e matematica». Dubito che le «donne» (ma fra i locchi ci sono certo anche maschietti) a cui la nostra amica si rivolge per leggere un fax appena arrivato da tale «Salvadore di Pietrelcina», dubito che queste signore facciano i conti su quanto può costare quella telefonata. Comunque: da Pietrelcina, «Salvadore» ha mandato un fax. La Paola lo mostra. È pieno di foto con padre Pio che certo, dall’alto dei Cieli, un po’ si incavolerà per un suo utilizzo così blasfemo (ma un po’ dovrebbero incavolarsi – non credete? – anche i frati e magari anche i vescovi).

Con il blasfemo avallo di padre Pio, Salvadore informa che «noi, a Pietrelcina, tutti i mesi vinciamo con questi numeri». «Noi» chi? Vuoi saperne di più, tu che sai quanto cara costa una fettina dal macellaio? Telefona all’899. L’occasione è «imperdibile». Non puoi dare un calcio «alla vincita della vita», come urla Paola. Sostiene che «non spenderai sei, non spenderai cinque, non spenderai quattro, non spenderai tre, ma spenderai solo due euro». Basta fare quel maledetto 899 e «qui a Pietrelcina c’è la giocata magica». Sulla ruota di Bari. «Al mio tre si parte – continuano le urla – ma poi non mi dite che non vi avevo avvertito. Unooo, dueee, treeee via». Compare un contatore: parte da quota 150 e in due minuti si azzera. 150 fessacchiotte hanno abboccato? Non lo sapremo mai. Intanto gustiamoci il fascinoso (per casalinghe un po’ attempate) Julio Iglesias. «Se mi lasci non vale/ non ti sembra un po’ strano/ il prezzo che sto per pagare».

Paola non si accorge del doppio senso e torna in video. Ha un’altra offerta «unica». Sostiene che una certa «Rosi», la sua titolare, la rimprovera perché dice che lei, Paola, «dà tutto a tutti». Per non smentirsi, dice di giocare («facoltativo») il 63 e mette a disposizione «l’ambo segreto da Pietrelcina» (ancora padre Pio). Compare, non ho capito bene a che titolo, anche il 90 («che incanta e sbanca». La rima non è perfetta, ma padre Pio perdonerà). Unooo, dueee, treeee via. E torna Julio. «Quello che conta fra il dire e il fare/ è sapere andar via e sapere ritornare». Rima, stavolta, perfetta.

E Paola ritorna. Implacabile. «Donne, attenzione. Adesso appare il codice magico». Non so se sia magico davvero, ma «non potete perdere un’occasione del genere. Con un euro – urla – avete la possibilità di portare a casa centottontamila volte la posta». Pensando al costo delle zucchine la casalinga fa un rapido conto: con tre euro sono 540 mila gli euro della vittoria sicura. Oltre alle zucchine ci si compra perfino una confezione di grana.

Paola rizonfa con la sua «titolare», la invisibile signora Rosi. «Mi ha dato la possibilità di offrire una giocata magica che giovedì sbancherà la Lottomatica». Ma quelli di Lottomatica lo sanno che una certa signora Rosi dispone di questi poteri?

«Avete 120 secondi di tempo», riurla Paola. Unooo, dueeee, treee via. Riecco il contatore. Riecco Julio. «Ti odio e ti amo/ vorrei solo per me /l’aria che respiriamo». L’orologio è implacabile. Segna le 9. La regia interrompe bruscamente. Si passa al liscio. Per altre «giocate magiche» dobbiamo aspettare domattina.